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Parco dei Nebrodi all’interno del China – Italy Green Bridge

Parco dei Nebrodi all’interno del China – Italy Green Bridge

Parco dei Nebrodi all’interno del China – Italy Green Bridge

Grazie alla direzione sinergica tra il prof. Franco Tassi ed il commissario Luca Ferlito, un importante opportunita’ per la Sicilia. E’ ora di concretizzare fattivamente insieme alle istituzioni locali, la Regione Siciliana ed il Ministero dell’Ambiente.

Riportiamo l’interessantissimo articolo pubblicato da MeridioNews:

Due luoghi tanto lontani quanto diversi, la Sicilia e la Cina, che però da adesso in poi avranno un denominatore comune molto importante in materia ambientale. È stato infatti appena siglato, nell’ambito del progetto China-Italy Green Bridge, promosso e avviato dal Comitato Parchi Nazionali d’Italia, associazione riconosciuta dal ministero dell’Ambiente e dalle principali organizzazioni sopranazionali, un importante accordo di cooperazione tra il Parco dei Nebrodi e il Parco di Changbai Shan.

L’accordo, grazie al supporto di Piero Schneider Graziosi, referente internazionale e interprete del Centro Parchi che ha presentato il progetto alle rappresentanze cinesi e degli altri Paesi, è stato firmato in occasione del 2018 International Alliance Protected Areas, un evento a carattere internazionale che la Cina dedica ogni anno alle aree protette più importanti del pianeta. Il prestigioso meeting è stato promosso e organizzato dal 2013 proprio dal Parco di Changbai Shan, un’area naturale protetta che comprende l’omonimo massiccio montuoso situato lungo il confine tra Cina e Corea del Nord e sito Unesco dal 2008. L’obiettivo che si pone la prestigiosa manifestazione è quello di creare una piattaforma di sinergie e collaborazioni in grado di avvicinare tra loro tutte le aree naturali protette del mondo con lo scopo di accrescerne il benessere e la qualità della gestione.

Ricerca scientifica, tutela dell’ambiente e della natura, formazione, scambio di buone pratiche saranno gli importanti temi con cui i 61 membri del comitato esecutivo dell’organizzazione, tra cui adesso anche il Parco dei Nebrodi, si sono confrontati durante questa settimana nell’ambito della quinta edizione del meeting. Inoltre è stato firmato anche un documento che disciplierà i rapporti tra la Cina e il Parco dei Nebrodi al fine di stipulare una collaborazione internazionale per lo sviluppo dei flussi turistici tra Cina e Italia. «La Cina, ma in generale tutto l’Oriente, è il più grande mercato mondiale di domanda turistica», spiega Franco Tassi, ecologo e coordinatore del Comitato Parchi Nazionali d’Italia. «Avere un rapporto con la Cina in ambito di Parchi e natura significa assicurare il futuro di territori che altrimenti rimarrebbero spopolati e isolati – continua -. Chiaramente non stiamo parlando soltanto dei Nebrodi: abbiamo individuato tutta la Sicilia Nord-Orientale per via della presenza dell’Etna e delle isole Eolie, che rappresentano attrazioni incredibili per gli stranieri».

I motivi per cui è stato scelto di proporre il Parco dei Nebrodi e il motivo per cui i cinesi ci hanno dato tanto credito sono stati tre. «Intanto si tratta della porte di accesso ideale a questa parte della Sicilia che potremmo chiamare vulcanica – spiega Tassi -. In secondo luogo, il Parco dei Nebrodi sta rinascendo: basti pensare che il grifone, che era scomparso, è stato reintrodotto. Infine, in quel momento era anche avvenuto l’attentato al presidente Antoci e, di fronte a un attacco da parte della criminalità organizzata a un Parco, ci è sembrato giusto intervenire come sostegno e supporto», conclude il coordinatore del Comitato Parchi Nazionali d’Italia. Questo accordo sancisce ufficialmente l’ingresso della Sicilia nel panorama che riguarda il patrimonio naturalistico e ambientale a livello internazionale e decreta il Parco dei Nebrodi unico rappresentante dell’intero continente europeo nei rapporti con la Cina.

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